L'agriturismo

 

 Riso, mais, cereali, frutti di bosco, sono solo alcune delle culture di alta qualità prodotte dall’Azienda Agricola Cascina Marzana che, lavorate con cura ed attenzione si trasformano in semplici  e gustosi piatti che evocano la vecchia cultura contadina e riscoprono le regole e i sapori delle più autentiche tradizioni della terra di Lombardia.

 Alla cascina Marzana tutto è fatto  in casa: il pane, la pasta fresca e ripiena, il pan fritto che accompagna salumi di alta qualità prodotti in Cascina (il lardo aromatizzato, il salame padano, la delicata pancetta, la coppa): un ritorno ai  sapori primari, genuini.
Così il riso  che,abbinato ad ingredienti umili come i fagioli o la salsiccia oppure più raffinati come i funghi porcini e i tartufi, si trasforma in prelibati risotti, testimonianza autentica delle tradizioni e dei sapori della nostra terra.
E poi ancora la pasta fresca con mille condimenti diversi, i ravioli caserecci di brasato, i cappellacci di ricotta, di zucca, i tortelli d’anatra, di lepre……… e tanto altro ancora,seguendo anche  l’alternarsi delle stagioni . 
Da non perdere fra i secondi le impareggiabili costate e le succulente fiorentine provenienti da allevamenti del territorio; i brasati, gli stracotti accompagnati da polenta, l’anatra all’arancia e, per chi ama il sapori forti, l’intensità dell’oca accompagnata dalla delicatezza del latte.
Il gusto eccellente di queste preparazioni è il risultato di accurata selezione della qualità delle carni provenienti in massima parte dagli allevamenti interni di animali di bassa corte quali polli, galline ovaiole, anatre, oche, tacchini, maiali, capre.

 Da non perdere i dolci pure fatti rigorosamente in casa: le crostate, la torta di pere e cioccolato, il dolce ricordo di un lontano amore (delicatissima torta alle mandorle), la torta di mele, la famosa torta del Paradiso, soffice ed inimitabile specialità della nostra Città e moltissimi altri dolci, frutto dell’esperienza e della passione per la cucina e la pasticceria di cinque generazioni di “rigiure”.